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Italo Grimaldi
Un commissario fra le due guerre


Abbiamo chiesto a Sebastiano Vilella di riprendere la sua storia che più ci è piaciuta, rimasta impressa nella memoria dei lettori e mai apparsa in libro, nonché il personaggio che lo ha fatto conoscere ai lettori: Italo Grimaldi. Un commissario che svolge il suo lavoro investigativo nell'Italia degli anni Trenta del secolo scorso. Un funzionario solerte, che risolve sì i casi che gli si presentano, ma che talvolta, in una scelta narrativa più che mai realistica, non può che risolverne l'apparenza che gli è dato o permesso di conoscere.
La moglie del professor Ronchi viene trovata uccisa: il solito delitto passionale..., o l'ambiente universitario nasconde altro?
E la bellissima e disperata Franca Mirelli?
Insieme alla qualità della narrazione, una ricostruzione degli ambienti e delle architetture colta e rigorosa moltiplica il fascino di una sorprendente riscoperta.

Qui di seguito vi offriamo un estratto dal volume.

Sebastiano Vilella (Bari, 1960) ha collaborato a partire dal 1984 con diverse delle principali riviste di fumetti italiane: esemplare in questo senso è proprio il Commissario Grimaldi, apparso per la prima volta su Eureka e proseguito quindi su Frigidaire. Vilella si occupa inoltre di illustrazione e di pittura, con diverse personali all'attivo.


Italo Grimaldi - Un commissario fra le due guerre
di Sebastiano Vilella
40 pagine in carta patinata opaca 170 g/m2
Copertina 300 g/m2, plastificata opaca
17x24 cm
Brossurato, rilegato a filo refe
9,90 euro
ISBN 88-901023-8-1


Rassegna stampa

(...) Italo Grimaldi - Un commissario tra le due guerre mette in scena con voluttuosa eleganza visiva il noir ai tempi del fascismo italico. Due storie, due donne morte, un bravissimo poliziotto che non può andare a fondo nelle sue indagini per non indebolire l'immagine di regime. Sottaciuta e repressa, la critica sociale implicita (e il dubbio di quanto di quel fascismo perduri) permea amaramente le tavole grigie disegnate con sensualità e stile.
T. Martinelli, Alias (qui l'articolo completo)

Sebastiano Vilella, classe 1960, ha collaborato a partire dal 1984 con diverse delle testate di fumetti dell'epoca. È sulle pagine di Eureka che apparvero per la prima volta, per poi proseguire su Frigidaire, la figura e le inchieste del commissario Grimaldi ambientate nell'Italia tra le due guerre. Il recupero e la creazione di poliziotti del Ventennio è una tendenza che ultimamente sta andando abbastanza di moda sul piano letterario e fumettistico. Il giallo ambientato in quell'epoca può tingersi facilmente di nero. Sia nel senso di complicare la storia poliziesca mediante intrecci politici con il regime fascista: è quanto succede nella prima delle due vicende di questo volume intitolata ...È il solito delitto passionale. Sia nel senso di dotare la trama poliziesca anche di risvolti noir e psicologici come succede nella seconda vicenda intitolata Hotel 7 mari. Lo stile grafico di Vilella, quand'è percorso da segni che ricordano Egon Schiele e l'espressionismo, rievoca atmosfere percorse di tensioni psicologiche; quando rappresenta architetture moderniste, rievoca lo spirito degli anni Trenta.
G. C. Cuccolini, Fumo di China